.

Cosa Stai Cercando?

image
Introduzione

AYLA (AQABA)

In epoca romana e precisamente a partire dalla seconda metà della terza generazione, Ayla divenne un importante centro commerciale e fu sede vescovile. I suoi vescovi parteciparono a molti concili ecclesiastici, il che testimonia l'esistenza di un'antica comunità cristiana nella città. Ad Ayla, i ricercatori dell'Università della Carolina del Nord hanno recentemente scoperto una chiesa, costruita con mattoni d’argilla appoggiati su fondamenta rocciose, che è ritenuta la più antica del mondo. Infatti, secondo gli studiosi, la costruzione di questa chiesa risale alla fine del III o all'inizio del IV secolo d.C. Adiacente alla chiesa è stato rinvenuto anche un cimitero risalente alla stessa epoca.

map

Aqaba si trova all'estremità meridionale della Giordania e si affaccia sul Mar Rosso. Divenne subito molto importante per le carovane provenienti dal mare e dalla terra, in quanto, grazie alla sua posizione geografica, collegava, da un lato, la Siria e la Palestina e, dall’altro, la Penisola Arabica e i paesi dell'Estremo Oriente. Divenne quindi un importante centro commerciale e, fin dai tempi di Salomone, fu motivo di contesa tra i re di Gerusalemme e i re degli Edomiti e dei Nabatei. Oggi Aqaba ha riacquistato la sua importanza essendo l’unico sbocco sul Mar Rosso.

Quando i Romani sconfissero e sottomisero i Nabatei, si stabilirono nella Decima Divisione (Furtensis) e, durante il regno di Traiano, costruirono una strada che collegava Ayla a Busra al-Sham, capoluogo della Provincia Araba. A partire dalla seconda metà della terza generazione, Ayla divenne un importante centro e fu sede vescovile: il Vescovo Pietro partecipò al Concilio di Nicea (325 d.C.), il Vescovo Beryllus partecipò al Concilio di Calcedonia (451 d.C.) e un altro vescovo di nome Pietro partecipò al Concilio di Gerusalemme (536 d.C.).

Nel sito di Nessana, nel Negev, sono stati trovati alcuni rotoli di papiro. Tra questi rotoli è stata scoperta anche una lettera risalente alla prima metà della sesta generazione scritta da Musa, Vescovo di Ayla, a un uomo chiamato Victor figlio di Sergio. Nella lettera si legge: “Da Musa, Vescovo di Ayla, per grazia di Dio, a Victor figlio di Sergio. Ti invio l'offerta che questo beduino ti porta come donazione per la Chiesa di San Sergio a Nisana e per la Chiesa di San Sergio ad Alosa, ed eccomi qui a firmare con la mia calligrafia: Sono il Vescovo Musa figlio di Sergio”.

È interessante menzionare che l'architetto della Chiesa di Santa Caterina sul Sinai era uno dei figli della Chiesa di Ayla. Su uno dei ponti di legno della basilica, scrisse in greco: “O Signore, tu che dimori in questo luogo, salva e abbi pietà di chi ha costruito tua casa, del tuo servo Stefano, figlio di Martino, figlio di Nuna, e concedi l’eterno riposo alle anime dei suoi figli, Giorgio, Sergio e Teodora”.

La città romana di Ayla fu scoperta da un gruppo di ricercatori dell'Università della Carolina del Nord, guidati dal defunto archeologo Thomas Parker. Dopo ricerche e vari scavi, sono state rinvenute le rovine, risalenti al I secolo a.C., della città. Tra le rovine della città sono stati ritrovati parti delle mura che la circondavano e una serie di oggetti, tra i quali, pezzi di ceramica, monete e altro. Le rovine scoperte sono appunto i resti della città di Ayla, menzionata nel Primo Libro dei Re.

Nel 1998, gli archeologi hanno scoperto anche una chiesa risalente alla fine del III sec. - inizio IV sec. d.C. (la prima fase della sua costruzione sembra risalire agli anni 293-303 d.C.) costruita con mattoni d’argilla appoggiati su fondamenta rocciose. Questo edificio è considerato la più antica chiesa cristiana del mondo, costruita appositamente per questa funzione: è infatti il più antico edificio cristiano dedicato al culto, poiché le chiese che l’hanno preceduta erano, in realtà, edifici costruiti per altri scopi e poi converti in luoghi di culto dalle varie civiltà, il che la rende più antica anche della Chiesa della Resurrezione di Gerusalemme e della Chiesa della Natività di Betlemme che risalgono al IV secolo d.C. (intorno al 320 d.C.). Pertanto, l’intuizione degli storici secondo cui le chiese più antiche della Giordania risalissero alla fine del IV secolo d.C. è stata confutata dal ritrovamento di questa chiesa.

La storia non ci dice come tramontò la città di Ayla e quando nacque la città Aqaba. Come nel caso di molte altre città, la causa principale della sua scomparsa furono probabilmente i numerosi terremoti che colpirono la regione. C’è sicuramente una relazione tra “Ayla” e “Aqaba” e i resti della chiesa dedicati ai Santi Teodoro e Longino ne sono la dimostrazione.

Ricevi gli ultimi aggiornamenti